PENSIERI IMPERTINENTI SU UN ARGOMENTO SERIO

L’Ialia non gradisce i cattivi odori, per rimediare mette “PROFUMO” dappertutto, però ama pure la birra e si tiene stretto anche “MORETTI”.

In Italia se vuoi farti strada in politica e non sei un sindacalista devi cercare almeno di essere un magistrato.

Il senatore Romano afferma che la legge “SEVERINO”, quella che prevede la decadenza dei politici dai loro incarichi in caso di condanna, é sbagliata, ha ragione: perché attendere le lungaggini dei processi o rischiare di trovare tra gli eletti degli incensurati? la selezione dei politici potrebbe essere effettuata direttamente negli “ISTITUTI DI PENA”.

L’onorevole cittadino Di Battista e, come lui, altri parlamentari Cinquestelle negli ultimi giorni sono un po’ perplessi perché pare che la loro aritmetica non sia più valida: infatti cominciano a dubitare che uno valga veramente uno! Per consolarli voglio dedicare loro una poesia di uno dei miei poeti preferiti, Trilussa: “NUMMERI”

“-Conterò poco, é vero:

.-diceva l’Uno ar Zero-

ma tu che vali? Gnente;: propio gnente;

Sia ne l’azione come ner pensiero

rimani un coso voto e incocrudente.

Io, invece,se me metto a capofila

de cinque zeri tale e quale a te,

lo sai quanto divento? Centomila.

E’ questione de numeri. A un dipresso

é quello che succede ar dittatore

che cresce de potenza e de valore

più so’ li zeri che je vanno appresso.”

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PENSIERI IMPERTINENTI SU UN ARGOMENTO SERIOultima modifica: 2017-03-18T18:46:39+01:00da Quivisunusdepopulo
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Commenti

PENSIERI IMPERTINENTI SU UN ARGOMENTO SERIO — 4 commenti

  1. Caro Amico, che dire. I problemi che sollevi sono molto seri. Riguardano i fondamenti dello Stato. Non possiamo di certo trattarli in questa sede.Mi piace, però, la Tua idea di andare a prendere i candidati alle cariche pubbliche direttamente negli istituti penitenziari ! Se me lo consenti, però, vorrei presentare un “emendamento”: e se li lasciassimo anche lì, dopo eletti ? Non credi che così farebbero meno danni alla Comunità ? In verità il più grave problema è l’uomo. Si, proprio l’uomo è l’origine del bene e del male. Credo che se ne siano accorti tutti gli altri esseri viventi e che tutti stiano sperando che quanto prima sparisca dall’ecosistema. Per quanto ne so i virus hanno preso in mano la situazione e si sono assunti il compito di ripulire la natura da un essere ormai impazzito. Credo che ce la faranno e sono ben lieto per questo. Non vi è dubbio che l’intero sistema si muova perchè esistono gli estremi, per cui esistono sia il bene che il male, ma se l’uomo vuole dimostrare di essere diverso dalle bestie non ha altra scelta, che scegliere il bene. Trilussa dice che l’uno vale più dello zero. Trilussa è stato un grande satirico. Per me, invece, nella vita tutti sono sia uno che zero. Buona giornata.

    • Buonasera caro amico, quella di selezionare i candidati alle cariche pubbliche direttamente negli istituti di pena é solo l’ipotetica eestrema conseguenza della dichiarazione del senatore Romano circa l’erroneità della legge SEVERINO, però debbo obbiettare che se i soggetti così eletti li lasciassimo, come tu suggerisci, in quegli istituti daremmo attuazione alla suddetta legge in evidente contraddizione con la premessa! Circa la sorte finale dell’uomo ricordo che un aneddoto raccontava che una civiltà superiore, residente in un altro pianeta, era sul punto di inviarci un messaggio di saluto quando dovette desistere perché nel frattempo l’uomo si era autodistrutto. Trilussa, per il suo intento satirico riferito alla dittatura, aveva ragione; cosa diversa é stabilire come ci comportiamo tutti noi nelle vicende della vita: penso che a tal fine possa soccorrere il detto spacciato per cinese “ogni mattina si alzano cento dritti e cento fessi, per fortuna non son sempre gli stessi”.
      Cordiali saluti.

  2. Caro Amico, come vedi è molto difficile far passare gli “emendamenti”. Lasciarli lì, era soltanto per evitare poi le spese per riaccompagnarceli. Ad ogni buon conto la varietà del genere umano è tale che qualsiasi catalogazione è falsata già in partenza. La mia “filosofia”, ormai, è di una estrema semplicità, perchè riconduce tutto al positivo e al negativo (ma solo per comodità perchè so bene che si tratta di un modello tutto umano). E allora, in virtù di tale dualismo ho accettato di convivere sia con i dritti sia con i fessi (per quanto mi riguarda, mi si può collocare dove si vuole, per me è del tutto indifferente). E la ragione è semplice: se esistono è perchè sono necessari. A cosa, però, mi chiederai. Amico mio, sei troppo esigente, e io non ho il dono della Conoscenza. Una cosa, tuttavia, posso dirla. Sono necessari nella misura in cui lo sono anch’io. Ma io lo sono ? mi chiederai ancora. Se esisto, e finchè esisterò, credo proprio di si. Non saprei dirti, però, perchè. Buona serata.

    • Mio caro amico, non é che sia difficile far passare gli emendamenti, é difficile che sfuggano alla mia abituale attenzione i punti deboli di qualsiasi argomentazione, così non ci é data la possibilità di accettare di convivere sia con i dritti sia con i fessi perché il detto va interpretato nel senso che ciascuno di noi é destinato ad assumere l’una o l’altra posizione nelle diverse circostanze della vita: é proprio questo che garantisce l’equilibrio della convivenza di qualsiasi società. Quanto alla nostra necessità di esistere io ho sempre pensato che ogni cosa, come ogni essere vivente, é senz’altro utile, ma mai indispensabile.
      Una buona giornata a te.