frangar non flectar: dite la vostra

” IL PATENTINO “

Il cane, com’é noto, é il migliore amico dell’uomo, non sempre é vero il contrario: in effetti, che siano di razza o meno, i cani dal punto di vista affettivo sono tutti uguali, tutti, anche quelli squilibrati, dedicano al proprio padrone la propria incondizionata devozione senza distinzione di  età, colore, censo, aspetto od altro.

I motivi per i quali l’uomo prende un cane sono i più diversi e per parlarne occorrerebbe scrivere un trattato, perciò mi limiterò al caso maggiormente diffuso: la compagnia.

Per detta motivazione c’é chi si rivolge ad un canile municipale, od a quello di animalisti volontari, c’é chi lo acquista in un negozio e chi si rivolge ad un allevamento, commerciale od amatoriale, c’é, poi, chi lo prende già adulto e chi invece lo vuole assolutamente cucciolo nell’errata convinzione che solo così potrà veramente affezionarsi, senza sapere che la sua scelta o cade su un soggetto della giusta età che ha già trascorso il periodo dell’imprinting, o su un soggetto troppo piccolo che avrà problemi per il prematuro distacco dalla mamma e dall’ambiente, compresi i fratelli.

In ogni caso, da adulto o da cucciolo, il cane entra in casa, ma siccome non é un giocattolo, come molti neofiti sembrano credere, iniziano i problemi, che non tutti sanno od hanno la voglia di affrontare e superare: così spesso si dissolvono i facili entusiasmi e si finisce per incrementare il randagismo.

L’argomento mi riporta alla memoria un articolo comparso circa vent’anni fa’ sulla rivista del club al quale ero iscritto e che con piacere riporto di seguito: ” IL PATENTINO” “E’ da molto che mi frulla per la testa l’idea di obbligare a munirsi di patentino coloro che si accingono ad adottare un animale nella propria famiglia. Parlo di cani, perchè con i loro proprietari ho spesso colloqui, divergenze di vedute e a volte accanite discussioni. Io sono sempre dalla parte dei cani e trovo sempre                 una giustificazione per ogni loro comportamento; sono    così giunta alla conclusione che sarebbe utile chiedere: vuole un cane?  favorisca il patentino!” “Ho letto di recente un articolo che riferisce della senrenza della Corte di Cassazione…che ha condannato Francesco e Antonio B.( ma perchè non scrivono i cognomi?)alla multa di tre milioni di lire oltre alle spese di giudizio perchè non hanno assolto al loro dovere di accudire ogni giorno all’animale che hanno liberamente accolto in casa:il poverino era malnutrito, pieno di pulci e zecche e, non curato, é morto. So che non si può applicare la legge del taglione, ma forse se quei signori fossero costretti a vivere nelle stesse condizioni del loro povero cane, malnutriti e infestati dai parassiti, capirebbero meglio le loro colpe!   Se, dunque, coloro che si candidano a diventare proprietari di cani dovessero prepararsi per ottenere una patente, non mi sentirei più chiedere, per esempio, se bastano due uscite al giorno intorno all’isolato per il loro cane dato che dispongono di un terrazzo di ben 2 metri per 3!   Oppure non capiterebbe più di sentire che il cane sta sempre male per poi scoprire che mangia papponi e brodaglie con avanzi di cucina “e ci mettiamo anche il nostro sugo!”.   Oppure, ancora, si sente dire che il cane nei week-end rimane a casa perchè in macchina lascia tutti i peli o che in casa il cane non entra perchè ha le pulci.   A chi ragiona così il patentino non lo si deve proprio dare come gli si deve negare la gioia di avere un cane.   Sarebbe come dare loro un quadro di Utrillo. non lo capirebbero mai!   Settembre ’98. A.K.”

Quante altre amenità potrebbero essere aggiunte, ma chi frequenta gli studi dei veterinari, od anche addirittura le esposizioni, già le conosce.

 

 

” IL PATENTINO “ultima modifica: 2016-05-26T11:29:54+02:00da
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