frangar non flectar: dite la vostra

LA BUONA SCUOLA, ALEX E SAMOA

Gli italiani non conoscono la propria lingua e per il 70% non capiscono e non ritengono un periodo di media difficoltà, tanto che un gruppo di 600 docenti, per lo più universitari, scrive al governo suggerendo una serie di strumenti da porre in atto per migliorare la conoscenza linguistica degli studenti.     In compenso la  “Buona Scuola” si preoccupa di ben informare gli alunni delle elementari e delle medie sulla ideologia “Gender” portandoli ad assistere ad uno spettacolo per l’infanzia intitolato “FA’afafine”, che, a quel che si apprende, é il nome con cui a Samoa si definiscono gli omosessuali.

La rappresentazione sembra che inizi con la seguente frase: ” Siamo fortunati ad avere un figlio non conforme”, prosegue poi mostrando un bambino di otto anni, alternativamente vestito da maschietto o da femminuccia, che dice di non voler andare a scuola, ma di voler andare a Samoa dove c’é il superpotere di essere maschi o femmine secondo i desideri del momento.

Io non ho particolari competenze di psicologia dell’infanzia e sono fermamente convinto della pari dignità e dell’uguaglianza dei diritti non specifici di tutti gli esseri viventi indipendentemente dai loro orientamenti sessuali, penso però che nessuno possa negare che l’omosessualità sia un fenomeno minoritario e che, comunque, non sia da esaltare, né da portare a modello mostrando il protagonista nelle vesti di un privilegiato dotato di superpoteri.

Non sarò politicamente corretto, ma debbo ribadire quanto  scritto in un altro post che, diversamente da ciò che  altri credono, la teoria “Gender” non “é una cosa inesistente creata dagli stessi cattolici per instillare la paura di un futuro mondo gay”, ma un’idea pericolosa che, a ben guardare, finisce per disconoscere la prima funzione del sesso.

LA BUONA SCUOLA, ALEX E SAMOAultima modifica: 2017-02-03T20:48:57+01:00da
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