frangar non flectar: dite la vostra

I TEMPI DELLA GIUSTIZIA

La Corte d’Assise di Lanciano ieri 24 marzo ha condannato a trenta anni di reclusione, per omicidio aggravato dalla premeditazione, Fabio Di Lello, il trentaquattrenne che a Vasto, all’inizio dello scorso mese di febbraio, aveva  assassinato Italo D’Elisa, il quale, a sua volta, era in attesa di giudizio perché il 1° luglio dell’anno scorso. aveva provocato la morte della moglie del primo attraversando a velocità sostenuta un crocevia, senza rispettare il divieto costituito dalla segnalazione rossa del semaforo.

Io non so se nella circostanza sia opportuno scomodare Cicerone ed il suo concetto di “summum ius summa iniuria”, o ritenere invece che il caso sia soltanto uno dei tanti esempi di “mala giustizia”, ma sono sicuro, indipendentemente dalle dichiarazioni del Procuratore competente, che se i giudici avessero con la medesima sollecitudine processato il responsabile del funesto incidente stradale avrebbero anche evitato il secondo tragico evento.

Voglio sperare tuttavia che il fatto abbia il suo peso sulla coscienza dei magistrati e costituisca un monito in occasioni dei futuri analoghi avvenimenti, che certamente non mancheranno.

 

I TEMPI DELLA GIUSTIZIAultima modifica: 2017-03-25T15:45:46+01:00da
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