AI NUOVI ISCRITTI AL MIO BLOG: BENVENUTI (CON RISERVA)

Negli ultimi giorni ho registrato parecchie adesioni al mio Blog: in astratto la circostanza non può che farmi piacere, in concreto la prudenza, cioè quell’ispirazione che spesso  fa intuire ciò che si nasconde dietro le apparenti realtà (dietro l’angolo avrebbe detto Paietta), mi ha suggerito di dedicare a tutti i nuovi “simpatizzanti” una poesia di Trilussa, che di seguito trascrivo:

“BONSENSO PRATICO”

“Quanno, de notte, sparsero la voce

che un Fantasma girava sur castello,

tutta la folla corse e, ner vedello,

cascò in ginocchio co’ le braccia in croce.

Ma un vecchio restò in piedi, e francamente

voleva dije che nun c’era gnente.

Poi ripensò:”Sarebbe una pazzia.

Io, senza dubbio, vedo ch’é un lenzolo:

ma, più che di’ la verità da solo,

preferisco sbajamme in compagnia.

Dunque é un Fantasma, senza discussionne”.

E pure lui se mise a pecorone.”

Io non la penso come il vecchio  di Trilussa e spero tanto che a tale modo di  sentire si ispirino anche i nuovi iscritti al mio Blog, ai quali in ogni caso, in attesa dei loro motivati commenti,  auguro il benvenuto.

 

 

PLATONE, LA LIBERTA’ E IL PAESE DEI BALOCCHI.

“Quando un popolo, divorato dalla sete della libertà, si trova ad avere a capo dei coppieri che gliene versano quanto ne vuole, fino ad ubriacarlo, accade allora che, se i governanti resistono alle richieste dei sempre più esigenti sudditi, sono dichiarati tiranni. E avviene pure che chi si dimostra disciplinato nei confronti dei superiori é definito un uomo senza carattere, servo; che il padre impaurito finisce per trattare il figlio come suo pari, e non é più rispettato, che il maestro non osa rimproverare gli scolari e costoro si fanno beffe di lui, che i giovani pretendono gli stessi diritti, la stessa considerazione dei vecchi, e questi per non parer troppo severi danno ragione ai giovani. In questo clima di libertà, nel nome della medesima, non vi é più riguardo né rispetto per nessuno: In mezzo a tanta licenza nasce e si sviluppa una mala pianta: la tirannia” (Platone- La Repubblica- VIII).

Lo scritto di Platone risale a duemilaquattrocento anni fa e rispecchia l’ambiente dei suoi tempi, il concetto e l’insegnamento però sono immanenti: non può esistere vera liberà e democrazia se non nel rispetto di regole naturalmente orientate.

Oggi dilagano i “furbettii del cartellino” e si può immaginare cosa si pensi di quelli che compiono il proprio dovere! Oggi i genitori, sovvertendo una lunghissima tradizione, immancabilmente spalleggiano i propri figli contro i docenti e questi, inascoltati e spesso inadeguati, a volte trascendono nella violenza! Oggi anche ai preadolescenti si concede una libertà incontrollata (ho proprio ora ascoltato l’intervista fatta in una casa in cui, come fosse una matrioska, convivono sei generazioni di donne), Oggi si legifera un istituto che sostanzialmente é un matrimonio tra omosessuali, laddove sarebbe stato necessario e sufficiente riconoscere ad essi il pieno esercizio e rispetto dei diritti individuali e sociali, e poi i giudici si rivestono dei panni del legislatore  (forse anche più) e riconoscono ai predetti la paternità di bambini nati da donne che si sono solo prestate alla bisogna e non li vedranno più, ciò nonostante sia stato accertato che la voce della madre naturale, ascoltata durante la gestazione, non si dimentichi per tutta la vita.

Oggi nel rispetto della libertà i condannati siedono in Parlamento, i pluripregiudicati circolano liberamente e possono in tutta tranquillità curare i loro…affari, i violenti regolarmente denunciati hanno tutto il tempo di uccidere o sfegiare mogli o compagne ed a volte anche i figlioletti indifesi, mentre i cittadini offesi attendono per anni che sia fatta loro giustizia, e capita pure che non ne abbiano perché il fascicolo che li riguarda é andato smarrito o il giudice ha tardato a depositare la sentenza e si é compiuta la prescrizione, ovvero emette una sentenza in base ad una interpretazione evolutiva.

Che dire poi della proposta di legge tendente ad istituire il reddito di cittadinanza, che in astratto non può che essere definita un’ottima cosa, ma in concreto appare come un tentativo di realizzare il paese dei balocchi, meta ambita di Pinocchio e Romeo-Lucignolo, perché é vero che con la solidarietà di tutti si potrebbero evitare gli sprechi, che in Italia abbondano. eliminarei i privilegi ingiustificati, ridurre stipendi e pensioni inopinatamente elevati, ma é altrettanto vero che i risparmi realizzabili non sarebbero sufficienti a coprire la massa monetaria necessaria ad assicurare la distribuzione delle provvidenze proposte. Ma pure a non voler considerare che la supposta solidarietà con tutto ciò che ne consegue  é solo un’utopia, bisogna tenere presente che il reddito é frutto del prodotto e che questo, gravato dal carico in argomento, non potrebbe essere competitivo ed uscirebbe dal mercato e che, quand’anche per assurdo riuscisse a sopportare la concorrenza, sposterebbe la produzione verso beni di largo consumo a scapito di quella dei beni tecnologicamente più avanzati, che sono quelli che sorreggono la nostra economia.

Avrà ragione Platone? Manzoni direbbe: ai posteri l’ardua sentenza.

 

 

 

IL BALLOTTAGGIO: OPINIONI A CONFRONTO

Una persona che non condivide la mia opinione sul ballottaggio, forse per una delicatezza non necessaria, ha ritenuto di comunicarmelo in via privata, portando a sostegno della sua affermazione la vicenda elettorale di Torino, dove il risultato sarebbe stato determinato più dall’avversione nei confronti di Renzi che da una serena valutazione dei risultati coseguiti dall’amministrazione in scadenza.

Io non vivo in quella città e non ho ragione di dubitare della correttezza della tesi del mio interlocutore, peraltro non ho neppure motivi per ritenere che la nuova grstione del Comune sarà senz’altro peggiore di quella trascorsa, ciò che mi appare chiaro é che il problema sia stato affrontato da una errata prospettiva, per cui credo più che opportuno ritornare sull’argomento al fine di chiarirne gli aspetti.

Ho scritto altrove che tutti i cultori della materia sono concordi nell’affermare che nessun sistema elettorale é di per sé in grado di garantire la governabilità e che perciò occorre un correttivo utile allo scopo: il ballottaggio é, quindi, un complemento del sistema che, raccogliendo voti, sia pure di ripiego, consente di ottenere su di un programma elettorale il favore della maggioranza assoluta degli elettori ed, almeno in teoria, la stabilità del governo.

Come é evidente, esso é uno strumento non diversamente, ad esempio, da un coltello, il quale può essere usato per ottenere delle utilità od anche per compiere azioni nefande: il suo uso corretto, o meno, é rimesso alla onestà ed alla maturità dei votanti, nella formazione dell’organo parlamentare, e degli eletti, nell’espletamento coerente delle funzioni connesse al mandato ricevuto.

Ovviamente questa non é altro che un’esercitazione teorica perché, tenuto conto della sentenza della Corte Costituzionale e dell’attuale favore degli addetti ai lavori per il sistema proporzionale, di ballottaggio non si parlerà ancora per molti anni.

Con molta cordialità nei confronti di chi mi ha fatto partecipe della sua esperienza.

 

 

GLI ANIMALI ED I TEST DI TOSSICITA’

Ho copiato l’immagine che ripropongo qui sotto dal blog di Debora Candiotto perché sia chiaro cosa penso io contrariamente a ciò che pensano i nostri politici, che forse sono più interessati agli affari! Ma poi, che bisogno c’é delle cavie animali? non sono sufficienti i tanti fumatori accaniti, alcolizzati e drogati umani?

 

L'immagine può contenere: una o più persone, cane, meme e sMS

COMMENTI DI RIPARAZIONE PRO RTEO

A volte mi capita di veder svanire nel nulla un mio commento nel momento in cui premo sul pulsante “pubblica”, non sono in grado di capire se ciò dipende da imperfezioni del sistema o da mia imperizia, l’evenienza un po’ mi dispiace specialmente quando le mie considerazioni sono relative a post del blog di “rteo”, i quali in genere trattano con competenza ed alto senso morale argomenti di grande interesse generale. Ho quindi pensato, a titolo di riparazione, di riproporre sul mio blog almeno i commenti ai suoi due ultimi scritti, rispettivamente intitolati “LA CANEA UMANA” e “LA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE SULL’ITALICUM”

In ordine al primo ricordo di aver prestato a suo tempo il servizio militare di leva ed in tale circostanza, generalmente negativa specie per le mie prospettive future, di aver imparato che esiste sempre la possibilità del peggio,anche quando ci sembra di aver toccato il fondo, che di conseguenza non possiamo prevedere quando realmente ciò avverrà, né quanto tempo occorrerà poi per poter risalire la china. La Raggi e Renzi sono entrambi giovani e perciò non hanno né l’esperienza, né la preparazione e la visione complessiva che sarebbero necessarie, purtroppo pare che non abbiano neppure quei solidi principi etici che spesso sopperiscono all’incompetenza.

Per il resto non posso che condividere, facendo salvo il massimo rispetto per i cani, i quali non meritano di essere resi protagonisti di tutti quei proverbi od espressioni idiomatiche negativi in cui l’uomo con la sua ingratitudine li pone.

Anche per quanto riguarda il secondo post debbo partire da un ricordo, quello del prof. Coviello, titolare di Diritto Privato, il quale un giorno così apostrofò i suoi allievi: “Ehi voi, che vi siete iscritti a giurisprudenza perché non capite niente di matematica, ricordatevi che per essere un buon avvocato occorre una mentalità matematica”, intendeva dire che nell’interpretazione delle norme di legge occorre il senso della misura nell’applicazione dei vari metodi utilizzabili allo scopo. Ora io non so se i componenti della Suprema Corte abbiano mai posseduto quella mentalità matematica o se l’abbiano persa per la loro frequentazione dei luoghi del potere, ma é certo che non pare che abbiano dato prova di possedere la suddetta qualità propedeutica.

Concludendo debbo purtroppo ricordare di aver udito pochi giorni fa il prof. Umberto Galimberti asserire che l’Occidente sta morendo con ciò avvalorando la mia opinione che tra le prime nazioni a soccombere,sia per motivi morali, sia per ineluttabile collocazione geografica,c’é proprio l’Italia.

Tuttavia, poiché com’é noto “spes ultima dea”, io spero che qualche imprevisto miracolo possa eliminare gli effetti della globalizzazione e, soprattutto, imbrigliare la libera e perniciosa circolazione dei capitali

LA BUONA SCUOLA, ALEX E SAMOA

Gli italiani non conoscono la propria lingua e per il 70% non capiscono e non ritengono un periodo di media difficoltà, tanto che un gruppo di 600 docenti, per lo più universitari, scrive al governo suggerendo una serie di strumenti da porre in atto per migliorare la conoscenza linguistica degli studenti.     In compenso la  “Buona Scuola” si preoccupa di ben informare gli alunni delle elementari e delle medie sulla ideologia “Gender” portandoli ad assistere ad uno spettacolo per l’infanzia intitolato “FA’afafine”, che, a quel che si apprende, é il nome con cui a Samoa si definiscono gli omosessuali.

La rappresentazione sembra che inizi con la seguente frase: ” Siamo fortunati ad avere un figlio non conforme”, prosegue poi mostrando un bambino di otto anni, alternativamente vestito da maschietto o da femminuccia, che dice di non voler andare a scuola, ma di voler andare a Samoa dove c’é il superpotere di essere maschi o femmine secondo i desideri del momento.

Io non ho particolari competenze di psicologia dell’infanzia e sono fermamente convinto della pari dignità e dell’uguaglianza dei diritti non specifici di tutti gli esseri viventi indipendentemente dai loro orientamenti sessuali, penso però che nessuno possa negare che l’omosessualità sia un fenomeno minoritario e che, comunque, non sia da esaltare, né da portare a modello mostrando il protagonista nelle vesti di un privilegiato dotato di superpoteri.

Non sarò politicamente corretto, ma debbo ribadire quanto  scritto in un altro post che, diversamente da ciò che  altri credono, la teoria “Gender” non “é una cosa inesistente creata dagli stessi cattolici per instillare la paura di un futuro mondo gay”, ma un’idea pericolosa che, a ben guardare, finisce per disconoscere la prima funzione del sesso.

SALVIAMO IL LUPO: COMPORTIAMOCI DA POPOLO CIVILE

Voglio condividere l’appello di Laura Barbero in favore del lupo, precisando che io preferisco che i miei soldi di contribuente siano utilizzati per risarcire gli eventuali danni causati da un animale sociale come il lupo, piuttosto che per rimborsare alla Società Autostrade i pedaggi non pagati “per grazia ricevuta” da tutti gli ex parlamentari ed accoliti.

L'immagine può contenere: sMS

LA LEGGE ELETTORALE, LA CULTURA E L’ETICA

Un caro amico virtuale dotato di un elevato senso etico ed autore di un post sulla legge elettorale, nel quale dichiarava la sua predilezione per il sistema proporzionale puro delineato dalla carta costituzionale,mi invitava ad esprimere la mia opinione a riguardo.

In realtà in un commento, inopinatamente svanito nel web, io avevo già notato che detto metodo, in atto durante gran parte del periodo della così detta “prima repubblica”, non aveva fornito buoni risultati perché aveva portato alla ricattabilità della maggioranza parlamentare da parte di sparuti gruppi di  opinione, aggregati per conseguire la governabilità del Paese, cosa che aveva indotto l’On. Mario Segni a promuovere un referendum per l’adozione del sistema uninominale maggioritario, approvato dagli elettori italiani, ma mai concretamente attuato perché immediatamente ibridato da una quota proporzionale del 25% nel complesso definito “Mattarellum”.

Infine precisavo le mie conclusioni sull’argomento, tuttavia a ripeterle ora, dopo l’ultima sentenza a riguardo della Corte Costituzionale, avrei l’impressione di raccontar favole!

Ad esser sincero debbo dire che la decisione del supremo Garante della Legge fondamentale ha generato in me notevole sconcerto perché, secondo le mie più che modeste capacità di comprensione, se c’é un istituto in grado di garantire il raggiungimento, sia pure con riserva, della volontà della maggioranza del corpo elettorale questo é proprio il ballottaggio! é vero: non é contemplato nella Costituzione, ma neppure sono contemplati il premio di maggioranza, i capilista bloccati e la possibilità di candidarsi in una pluralità di collegi! eppure mi sembrano statuizioni molto meno democratiche! “absit iniuria verbis” ma ho l’impressione che il tempio del diritto assomigli un po’ ad un altro Tempio di cui ho memoria.

Non credo di andare molto fuori tema se riporto da un articolo comparso sulla “Stampa”  con il titolo “Quel legame tra il congiuntivo e la slavina” a firma di Antonella Boralevi il seguente passo: “Il Presidente dell’Accademia della Crusca Sabatini, pochi giorni fa, quando scoppiò il caso dei congiuntivi (alla Fantozzi) di de Maio, dichiarò che i politici *devono essere colti per dare l’esempio*. Io direi che i politici hanno la responsabilità di essere colti. Pensare di amministrare una nazione e 60 milioni di vite, senza sapere l’italiano, senza studiare, senza parlare correttamente é un indizio evidente di arroganza. Nasconde un chissenefrega grande come una slavina. Come possiamo pensare che chi non si preoccupa di studiare l’italiano, si preoccupi di informarsi sui fatti e sulle modalità per rispondere alle esigenze della buona gestione del Paese?”

E’ vero, in un altro articolo, comparso sempre sulla “Stampa” nei giorni scorsi, si sosteneva che il 70% degli italiani é analfabeta, non nel senso letterale, ma nel senso che dopo aver letto od ascoltato un discorso di media complessità non lo ricorda e, comunque, non é capace di interpretalo e capirne il significato: cosa estremamente grave perché spiana la strada alla realizzazione di tutte le ambizioni degli arrivisti, tuttavia c’é qualcosa di ancora più grave ed é la disponibilità anche delle persone colte a favorire, per tornaconti personali o per male interpretati doveri  di parte, la realizzazione di quelle ambizioni che niente hanno a che fare con il bene comune.

 

ESISTE ANCORA LA “PIETAS ROMANA”?

Forse debbo rendermi conto di appartenere ad un’altra epoca, o ad un mondo che non esiste e non é mai esistito, ma a me sembra assurdo che, mentre mgliaia di uomini si sacrificano e rischiano la  vita per cercare di salvare  le persone coinvolte contemporaneamente in molti disastri più o meno naturali, ci sia qualcuno che decida di di andare a sciare in una zona confinante con quella interessata da tante situazioni disperate e da tanti lutti,con l’ulteriore conseguenza di essere causa, sia pure involontaria, della morte di chi ha dovuto muoversi in suo soccorso. Non voglio ergermi a giudice, anche perchè un giudizio può essere espresso solo nei confronti di un soggetto giuridico ed un morto non lo é più, ma penso che se da buon romano avesse conservato il ricordo e l’osservanza dell’antica “pietas” non solo potrebbe ancora godere di “questa bella d’erbe famiglia e d’animali” ma ne potrebbero godere anche i suoi sfortunati soccorritori.

Che dire poi della partita Pescara- Sassuolo, regolarmente svoltasi?

 

 

Ahi serva Italia di dolore ostello,….non donna di province , ma bordello!

Sul Blog VORREI  leggo un post intitolato “Brutti, sporchi e cattivi” di Marco Travaglio. (di Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano).

Lo scritto inizia così: “Altri dieci buoni motivi per cui i 5Stelle non potranno mai governare né Roma, né l’Italia, né un condominio” e prosegue riportando il lungo elenco, fatto dal suddetto giornalista, di politicanti e presunti reati dai medesimi commessi, intercalato dal ritornello “Caos Roma, Raggi nella bufera, Virginia vattene” o simili.

La lettura é deprimente, non tanto per la povertà del linguaggio quanto per l’ampiezza del fenomeno corruttivo, che viene   messo in evidenza come abituale e generalizzato in tutti i settori della vita politica ed economica del Paese.

Tuttavia ciò che lascia ancor più stupefatti é che, adeguati all’indicato andamento della società italiana, ci siano in giro tanti, ma tanti, nuovi Pecorelli!