ESISTE ANCORA LA “PIETAS ROMANA”?

Forse debbo rendermi conto di appartenere ad un’altra epoca, o ad un mondo che non esiste e non é mai esistito, ma a me sembra assurdo che, mentre mgliaia di uomini si sacrificano e rischiano la  vita per cercare di salvare  le persone coinvolte contemporaneamente in molti disastri più o meno naturali, ci sia qualcuno che decida di di andare a sciare in una zona confinante con quella interessata da tante situazioni disperate e da tanti lutti,con l’ulteriore conseguenza di essere causa, sia pure involontaria, della morte di chi ha dovuto muoversi in suo soccorso. Non voglio ergermi a giudice, anche perchè un giudizio può essere espresso solo nei confronti di un soggetto giuridico ed un morto non lo é più, ma penso che se da buon romano avesse conservato il ricordo e l’osservanza dell’antica “pietas” non solo potrebbe ancora godere di “questa bella d’erbe famiglia e d’animali” ma ne potrebbero godere anche i suoi sfortunati soccorritori.

Che dire poi della partita Pescara- Sassuolo, regolarmente svoltasi?

 

 

ESISTE ANCORA LA “PIETAS ROMANA”?ultima modifica: 2017-01-24T20:17:50+01:00da Quivisunusdepopulo
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Commenti

ESISTE ANCORA LA “PIETAS ROMANA”? — 3 commenti

  1. Caro amico, un commento sulla tragedia mi astengo, proprio per la “pietas” cui fai riferimento.
    Il “malcapitato”, ormai nel cosiddetto “luogo di verità”, non credo che volesse provocare le conseguenze che ne sono scaturite dal suo comportamento nè che volesse violare la sacralità del rispetto delle vittime dell’hotel. A quanto ho capito era stato anche lui impegnato nelle operazioni di soccorso e si era “concesso” una evasione.
    Circa, invece, la necessità di “condividere” le sorti dei propri concittadini con me “sfondi una porta aperta”. Credo che sia l’unica via di salvezza. Stiamo inoltrandoci in una fase politica del tutto caratterizzata dall’isolazionismo degli USA, almeno per quanto concerne il commercio, e di alleanze militari, tipo quella della NATO, senz’altro da rivedere. L’Europa si ritrova del tutto impreparata, e peggio ancora noi italiani. Molti errori sono stati finora commessi, e sarà difficile poter recuperare il tempo perduto (e le risorse sprecate, anche con mancette dette bonus). Oggi la Corte costituzionale si pronuncerà sulla legge elettorale detta “italicum”, che ha un fondamento maggioritario e palesemente in violazione dei principi del voto uguale e libero in virtù del premio di maggioranza, ossia l’equivalente della lotteria della befana. Non si riesce proprio a ragionare in termini di Paese unito; di condivisione, di comunione. E allora ecco cosa “profetizzo”: se non s’inverte il senso di marcia (non quello renziano, ovviamente, anzi il suo opposto) questo Paese non avrà più Destino (e poveri giovani). Cordialmente.

    • Buonasera caro amico, quello che ho scritto nel post in commento é nato più da un improvviso moto del cuore che da una meditata riflessione, tuttavia credo di non sbagliare se ricordo che lo sfortunato sciatore non era tra i soccorritori della popolazione locale, ma era partito da Roma per trasorrere una giornata di svago, purtroppo risoltasi tragicamente, certo non per sua volontà ma per quella fatalità che é sempre in agguato.
      Circa il supposto isolazionismo degli USA, io credo che la politica di Trump più che altro assomigli ad un patto leonino volto a cogliere tutti i vantaggi della globalizzazione senza accettarne gli effetti negativi: infatti a farci caso egli sta cercando di indurre le aziende, non solo automobilistiche, a produrre negli Stati Uniti, ma non a non esportare la loro produzione,né a ritirare i loro investimenti ed i loro capitali dall’estero, cioè egli ritiene di dover conseguire il massimo possibile pagndo il minor prezzo necessario, in realtà ragiona secondo i più chiari canoni del capitalismo, come é dimostrato dai suoi primi interventi concreti sull’assistenza sanitaria e sulla costruzione dell’oleodotto contro la volontà dei nativi americani, nonchè dal dichiarato favore per le fonti energetiche fossili che prescinde da qualsiasi considerazione del problema del riscaldamento climatico, e gli esmpi potrebbero continuare. Del resto che cosa può essere più chiaro del suo motto più volte ripetuto: “America prima”
      Il futuro dell’Europa e dell’Italia é argomento che richiede una lunga ed approfondita trattazione che é bene rinviare ad altra occasione, penso però di dover concordare sulla tua profezia!
      Cordiali saluti.

  2. Caro Amico, tutto giusto ciò che affermi su Tramp. Credo che questi, però, al di là dei suoi “miliardi di dollari” (che secondo alcuni non li avrebbe, perchè sarebbe gravato da forti debiti)non vada molto lontano. La sua politica economica alla lunga sarà fallimentare. Il mercato interno potrà assorbire fino ad un cento limite i prodotti delle industrie americane, perciò prima o poi il commercio americano dovrà superare i suoi confini territoriali. Intanto, medio tempore, che succederà ? gli altri Paesi continueranno ad importare dagli USA, quando questi chiudono le frontiere alle esportazioni degli altri Stati ? Personalmente sono ormai straconvinto che uno degli errori del nostro Paese sia stato quello di non aver difeso alcuni settori strategici nazionali aprendosi del tutto ai mercati esteri. La storia degli esseri umani (per meglio dire di questa specie “animale”)è sempre la stessa. Perciò ogni comunità che sia da ritenersi tale deve fare sì tutte le alleanze e i trattati possibili ma deve sempre proteggere il proprio nucleo economico fondamentale. Ad ogni costo. Purtruppo l”Italia è andata oltre ogni limite nei rapporti commerciali (anche a causa, ovviamente, della mancanza di materie prime)perciò oggi si trova in balìa di molti altri Stati. E se a questa scarsa lungimiranza si aggiungono anche i danni di una classe dirigente e politica inadeguata, sempre preoccupata alle proprie prerogative e avversa al bene comune, ossia della Comunità-statale, il finale della storia è sicuramente già stato scritto.
    Buon pomeriggio.