COMMENTI DI RIPARAZIONE PRO RTEO

A volte mi capita di veder svanire nel nulla un mio commento nel momento in cui premo sul pulsante “pubblica”, non sono in grado di capire se ciò dipende da imperfezioni del sistema o da mia imperizia, l’evenienza un po’ mi dispiace specialmente quando le mie considerazioni sono relative a post del blog di “rteo”, i quali in genere trattano con competenza ed alto senso morale argomenti di grande interesse generale. Ho quindi pensato, a titolo di riparazione, di riproporre sul mio blog almeno i commenti ai suoi due ultimi scritti, rispettivamente intitolati “LA CANEA UMANA” e “LA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE SULL’ITALICUM”

In ordine al primo ricordo di aver prestato a suo tempo il servizio militare di leva ed in tale circostanza, generalmente negativa specie per le mie prospettive future, di aver imparato che esiste sempre la possibilità del peggio,anche quando ci sembra di aver toccato il fondo, che di conseguenza non possiamo prevedere quando realmente ciò avverrà, né quanto tempo occorrerà poi per poter risalire la china. La Raggi e Renzi sono entrambi giovani e perciò non hanno né l’esperienza, né la preparazione e la visione complessiva che sarebbero necessarie, purtroppo pare che non abbiano neppure quei solidi principi etici che spesso sopperiscono all’incompetenza.

Per il resto non posso che condividere, facendo salvo il massimo rispetto per i cani, i quali non meritano di essere resi protagonisti di tutti quei proverbi od espressioni idiomatiche negativi in cui l’uomo con la sua ingratitudine li pone.

Anche per quanto riguarda il secondo post debbo partire da un ricordo, quello del prof. Coviello, titolare di Diritto Privato, il quale un giorno così apostrofò i suoi allievi: “Ehi voi, che vi siete iscritti a giurisprudenza perché non capite niente di matematica, ricordatevi che per essere un buon avvocato occorre una mentalità matematica”, intendeva dire che nell’interpretazione delle norme di legge occorre il senso della misura nell’applicazione dei vari metodi utilizzabili allo scopo. Ora io non so se i componenti della Suprema Corte abbiano mai posseduto quella mentalità matematica o se l’abbiano persa per la loro frequentazione dei luoghi del potere, ma é certo che non pare che abbiano dato prova di possedere la suddetta qualità propedeutica.

Concludendo debbo purtroppo ricordare di aver udito pochi giorni fa il prof. Umberto Galimberti asserire che l’Occidente sta morendo con ciò avvalorando la mia opinione che tra le prime nazioni a soccombere,sia per motivi morali, sia per ineluttabile collocazione geografica,c’é proprio l’Italia.

Tuttavia, poiché com’é noto “spes ultima dea”, io spero che qualche imprevisto miracolo possa eliminare gli effetti della globalizzazione e, soprattutto, imbrigliare la libera e perniciosa circolazione dei capitali

COMMENTI DI RIPARAZIONE PRO RTEOultima modifica: 2017-02-12T20:17:13+01:00da Quivisunusdepopulo
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COMMENTI DI RIPARAZIONE PRO RTEO — 5 commenti

  1. Caro Amico, ti ho da poco riscontrato nel mio blog. Adesso, con altrettanto piacere, ma anche per giusto dovere, vista la citazione, provvedo a lasciarti anche nel tuo “atollo virtuale” un mio pensiero serale. Sui “giovani rottamatori”, in verità, quando apparirono all’orizzonte li osservai con interesse e così li seguii durante i loro primi passi politici. Nel tempo, però, ho perso ogni fiducia nei loro riguardi e le ragioni sono molteplici. Non sto qui ad elencarle perchè la lista sarebbe molto lunga. Mi dispiace, in fondo, che a causa loro abbia dovuto ammettere che il “Senato degli anziani” aveva, e ha tuttora, a quanto pare, un ruolo storico e politico (e direi perfino “pedagogico” se non ci fossero alcuni personaggi strampalati che forse avrebbero bisogno di qualche tutore). Più di tutto, comunque, mi hanno fatto inorridire i bonus di 80 euro e i tichets di 500 euro elargiti a pioggia, senza alcun criterio, a fronte di un debito sovrano di circa 2300 mld di euro, con interessi annuali di circa 100 mld. Io ho una “strana idea” della Comunità-statale e della serietà, equilibrio ed onestà che debbono possedere gli uomini di governo e i politici in genere, perciò quando registro dei comportamenti inconcludenti e irresponsabili revoco subito il mio consenso, che, per quanto insignificante, si trasforma in dissenso civile. Circa, invece, la decisione della Corte Costituzionale credo di essere stato nel giusto con l’analisi che ho fatto. So bene, però, che il suo ruolo di “custode della Costituzione” non è per nulla facile in un periodo alterato come questo che stiamo vivendo. E d’altronde non potrebbe essere diversamente, perchè quando un intero sistema ha smarrito la bussola nessuno ne rimane fuori.
    Consentimi, ora, solo un breve pensiero sulla “globalizzazione”. Io non credo che sia un male, in assoluto. Se fosse intesa come il superamento degli spazi fisici (la libera circolazione) e reciprocità dei diritti credo che i cittadini ne trarrebbero dei vantaggi. Diventa, invece, un problema serio quando è a senso unico e favorisce i Paesi forti, che, così, colonizzano quelli economicamente in difficoltà. A mio avviso l’Italia ce la potrà fare soltanto se riuscirà a ricucire il tessuto connettivo del Paese, ormai sfibrato e liso dalle lotte intestine e partigiane per il puro accaparramento smisurato delle risorse. Come può uno Stato sentirsi Comunità quando ci sono oltre 10.000.000 di cittadini poveri ? Buona serata.

    • Buongiorno carissimo,
      a volte anche le risposte si perdono nel nulla, perciò nel riformularla cercherò di essere estremamente succinto nella speranza che il peso lieve non trascini a fondo lo scritto. Un aforismo, di cui ora mi sfugge la paternità, recita: “il saggio non nutre grandi speranze per non soffrire grandi delusioni”, per me esso vale anche nei confronti del Senato, visto che non ricordo sue iniziative od atti particolarmente commendevoli e, per la verità del detto latino più che i “boni viri” mi ricorda il “mala bestia”. Circa la decisione della Corte Costituzionale non posso non essere d’accordo con la tua interpretazione visto che a quella letterale unisce quella logica e quella risalente ai principi generali della Costituzione: come altrove già detto per me la cosa più rispondete al suo spirito democratico era proprio il ballottaggio! La globalizzazione certamente contribuisce ad accrescere la ricchezza complessiva perché é in grado di cogliere tutte le opportunità rintracciabili nel mondo e, nei confronti delle sue varie popolazioni, si comporta secondo la legge dei vasi comunicanti migliorando le condizioni economiche di quelle più povere a fronte del peggioramento delle più fortunate, cosa non deprecabile dal punto di vista sociale; quello che é pernicioso é la creazione di fortissime multinazionali favorita dalla possibilità dello spostamento istantaneo di ingenti quantità di denaro anonimo in grado di squilibrare qualsiasi economia ad esclusivo vantaggio dei pochi in grado di fornire quelle risorse. L’Italia, paese privo di materie prime, potrebbe salvarsi solo se tutti cooperassero con la propria cultura e la genialità che ne deriva a farne crescere la produttività riducendo di molto i tantissimi ingiustificati privilegi e cominciando finalmente a riconoscere il valore del merito, dimenticando i nepotismi, i Rotary, i Lions, le tessere di partito e chi più ne ha più ne metta!
      Cordiali saluti.

  2. Carissimo Amico, come non essere d’accordo con te. Voglio, però, concedermi una divagazione, anche se a quest’ora, con un po’ di stanchezza, sono certo che rischio grosso. Tu dici che “il saggio non nutre grosse speranze per non soffrire grandi delusioni”. Io credo che un vero saggio non debba proprio confidare sulla speranza, nè piccola nè grande. Il saggio conosce l’uomo, ma conosce anche le dinamiche della natura. Non conosce tuttavia il fine, perchè è avvolto nel mistero. Eppure un “fine” c’è, sia che lo si voglia intendere in senso positivo (bene ?) ovvero in senso negativo (male ?), e perfino, come a volte mi capita di pensare, un fine del tutto “neutro” (nè bene ne male, nè positivo nè negativo, secondo le categorie umane). Gli uomini, perciò, saranno sempre “condannati” dal dualismo sistemico, e non potranno mai liberarsene. Circa invece Il “Senato”, ossia il Consiglio degli anziani, questo è antico come l’uomo, Ha superato quasi indenne tutte le fasi storiche (sparì per poco tempo durante il medioevo, ma poi fu resuscitato e ora rivive la sua nuova gioventù). Anche l’Assemblea popolare, chiamata nei modi più disparati, ha sempre rivendicato un suo ruolo politico, e a volte l’ha ottenuto, altre volte no. Così anche l’organo monocratico (re o monarca). Intorno a loro, poi, sono sempre sorti le Corti (con le magistrature e i funzionari). Tutto bene. Nessun problema, se tutto serve per migliorare la qualità delle vita degli uomini aggregati in Comunità detta Stato. Quando, invece, tali ruoli e funzioni diventano soltanto strumenti di potere per assicurarsi dei privilegi e tenere gli altri uomini in una condizione di schiavitù allora diventa inevitabile il conflitto, che ne mette anche in discussione la stessa esistenza. Sulla “globalizzazione”, come detto, mi affascina l’idea, ma come idea, perchè so bene che nella realtà, poi, la globalizzazione diventa un mezzo per i capitali di sottomettere nuovi mercati. Ma questo avviene soltanto perchè l’uomo è infettato dal male del sistema che lo vuole “positivo o negativo” e perchè non fa niente per superare se stesso (per agire “in positivo”, ossia per il bene comune). Così l’idea buona della “globalizzazione”, che avvicina il mondo e gli uomini, diventa un pericolo per l’umanità. E’ come l’autovettura che è un bene quando ti trasporta da un luogo all’altro ma qualche scapestrato (o avvinazzato) investe dei pedoni. E allora tolgo le auto dalla circolazione (che per un verso, quello ecologico, potrebbe essere un bene) o educo gli automobilisti alla prudenza ? Buona serata.

  3. Caro Amico, credo di farti piacere nel comunicarti che la nostra opinione sulla decisione della Corte costituzionale, che ho espresso ad un grande giurista tedesco e uomo di eminente cultura che ha pochi eguali nel nostro Paese, è da lui condivisa. Purtroppo la dinamica politica, con fondamenti conflittuali, non lascia fuori nessuno, neppure le istituzioni “neutrali”. Che tristezza ! Buona serata.

    • Buogiorno caro amico,
      ti ringrazio per la sollecitudine con cui mi hai dato notizia della tua indagine, purtroppo condividere un’opinione con un luminare non mi conforta se non si traduce in un provvedimento positivo.
      Un caro saluto.